La divina commedia: PurgatorioStamperia de Romanis, 1821 |
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Accademici della Crusca adoprato adunque alcuni amore angeli anime Antald antichi Apocalisse apocope appella appresso Argomento metrico Arno avea Beatrice Biagioli buon CAET cagione cammino canto carro catacresi ch'è ch'io chè Chig chiosa cielo codd colla comentatore Costruzione cotal Daniello Dante detto dice diverse dalla Nidobeatina divina donna ellissi esempi espositori essendo esso figliuolo Filippo il Bello fiume gente Gesù Cristo girone grazia della rima imperocchè Inferno intendi l'altre ediz l'altre edizioni l'anima l'edizioni diverse Landino Latino lezione lume luogo medesimo mente monte Nidob Nidobeatina occhi Paradiso parlare parole Partic particella passo peccato perocchè poco Poeta POSTILL presente cantica pria Purg Purgatorio quì quivi quod salire segg senso significato sineddoche Stazio tosto vale Vedi Cinon Vedi il Vocab Vedi il Vocabolario veggio Vellutello verbo verso vidi Virgilio virtù Vocabolario della Crusca VOLPI vuol
مقاطع مشهورة
الصفحة 239 - L' animo ch' è creato ad amar presto , Ad ogni cosa è mobile che piace, Tosto che dal piacere in atto è desto. Vostra apprensiva da esser verace Tragge intenzione, e dentro a voi la spiega, Sì che l...
الصفحة 395 - Tratto t' ho qui con ingegno e con arte : Lo tuo piacere omai prendi per duce : Fuor se...
الصفحة 398 - Un' aura dolce, senza mutamento Avere in sé, mi feria per la fronte Non di più colpo che soave vento; Per cui le fronde, tremolando pronte, Tutte quante piegavano alla parte U
الصفحة 398 - Ch' agli occhi temperava il nuovo giorno. Senza più aspettar lasciai la riva, Prendendo la campagna lento lento Su per lo suoi che d' ogni parte oliva. Un'aura dolce, senza mutamento Avere in sé, mi feria per la fronte Non di più colpo che soave vento; Per cui le fronde, tremolando pronte, Tutte quante piegavano alla parte U...
الصفحة 168 - A noi venia la creatura bella, Bianco vestita, e nella faccia, quale Par tremolando mattutina stella. Le braccia aperse, ed indi aperse l* ale : Disse : Venite : qui son presso i gradi, Ed agevolemente omai si sale.
الصفحة 155 - Che fama avrai tu più, se vecchia scindi Da te la carne, che se fossi morto Innanzi che lasciassi il pappo e il dindi, Pria che passin mill...
الصفحة 471 - Le sette ninfe, con que' lumi in mano Che son sicuri d' aquilone e d' austro. Qui sarai tu poco tempo silvano, E sarai meco senza fine cive Di quella Roma onde Cristo è Romano : Però in pro del mondo che mal vive , Al carro tieni or gli occhi, e quel che vedi, Ritornato di là, fa che tu scrive. Così Beatrice : ed io che tutto a' piedi De' suoi comandamenti era devoto , La mente e gli occhi ov
الصفحة 78 - Li vivi tuoi, e l' un l' altro si rode Di quei che un muro ed una fossa serra. Cerca, misera, intorno dalle prode Le tue marine, e poi ti guarda in seno, Se alcuna parte in te di pace gode. Che val, perchè ti racconciasse il freno Giustiniano, se la sella è vota? Senz
الصفحة 444 - Sì tosto come in su la soglia fui Di mia seconda etade e mutai vita, Questi si tolse a me, e diessi altrui. Quando di carne a spirto era salita. E bellezza e virtù cresciuta m'era, Fu...
الصفحة 11 - Lasciane andar per li tuoi sette regni! Grazie riporterò di te a lei, se d'esser mentovato laggiù degni. » « Marzia piacque tanto agli occhi miei, mentre ch'io fui di là », diss'egli allora, « che quante grazie volse da me, fei. Or che di là dal mal fiume dimora, più muover non mi può, per quella legge che fatta fu, quando me n'uscii fora. Ma se donna del ciel ti move e regge, come tu di', non c'è mestier lusinghe : bastiti ben, che per lei mi richegge. Va dunque, e fa...