Rinascimento e anima: Petrarca, Boccaccio, Ariosto, Tasso : spirito e materia oltre i confini del messaggio dantescoQuesto volume nasce dal desiderio di comprendere come i maggiori scrittori e poeti italiani dal Trecento al Cinquecento si siano posti di fronte al messaggio liberatorio della Divina Commedia sul destino dell'anima e il suo possibile affrancamento dal dolore. In quattro diversi percorsi ermeneutici, viene analizzato inizialmente il tòpos del "rispecchiamento narcisistico" nel Canzoniere petrarchesco, assieme a quello della "spiritualità occultata" nella generale struttura del Decameron: un'opera che ha il coraggio di basarsi sul "femminino" come emblema del "sentire" a cui cristianamente si riconosce il potere di ristrutturare e purificare l'umano. In seguito, dedicandosi all'Orlando furioso, l'analisi si incentra sul personaggio di Olimpia e sul motivo della "donna abbandonata", esaminando le differenze fra la prospettiva del razionalismo materialista lucreziano e quella ironico-scettica della sensibilità ariostesca. L'ultima indagine - la più impegnativa - presenta un'interpretazione della Gerusalemme liberata come esempio di un diverso concetto di èpos, rispetto a quello greco-latino, che ogni volta, sulla scorta dell'esempio dantesco del pellegrino "smarrito" ed "esiliato", mostra come la vittoria dell'eroe nuovo possa in fine compiersi, ma solo a patto di un terribile rinnegamento dell'"io" razionale, nell'incontro con la "bestia" inconscia che divora, generando abbandono alla funzione rinnovatrice, al segreto dell'anima. |
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المحتوى
Premessa | 9 |
Narciso Dafne Medusa e il concetto di humilitas | 21 |
rispecchiamento statico e rispecchiamento dinamico | 44 |
حقوق النشر | |
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