Odissea di Omero, tr. da Ippolito Pindemonte ...

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G. Schiepalli, 1830 - 443 من الصفحات
 

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الصفحة 111 - Alla beltade, agli atti, al maestoso Nobile aspetto, io l'immortal Diana, Del gran Giove la figlia, in te ravviso. E se tra quelli, che la terra nutre, Le luci apristi al dì, tre volte il padre Beato, e tre la madre veneranda, E beati tre volte i tuoi germani...
الصفحة 314 - Le orecchie, che drizzate avea da prima, Cader lasciò: ma incontro al suo signore Muover, siccome un dì, gli fu disdetto. Ulisse, riguardatolo, s'asterse Con man furtiva dalla guancia il pianto, Celandosi da...
الصفحة 203 - L'arida estate, o il verdeggiante autunno, Lettucci umili di raccolte foglie Stesi a lui qua e là per la feconda Sua vigna preme travagliato, e il duolo Nutre piangendo la tua sorte ; arrogi, La vecchiezza increscevole che il colse. Non altrimenti de...
الصفحة 221 - Che affascinan chiunque i lidi loro Con la sua prora veleggiando tocca. Chiunque i lidi incautamente afferra ". • ' Delle Sirene, e n'ode il canto, a lui Né la sposa fedel, né i cari figli Verranno incontro su le soglie in festa. Le Sirene, sedendo in un bel prato, Mandano un canto dalle argute labbra, Che alletta il passeggier: ma non lontano D'ossa d'umani putrefatti corpi, E di pelli marcite, un monte s'alza. Tu veloce oltrepassa , e con mollita Cera de' tuoi così l'orecchio tura, Che non...
الصفحة 26 - Quando già Ulisse tra i defunti scese, Le mie nozze indugiar, ch'io questo possa Lugubre ammanto per l'eroe Laerte, Acciocché a me non pera il vano stame, Prima fornir, che l'inclemente Parca Di lunghi sonni apportatrice il colga. Non vo...
الصفحة 204 - È de' mortali Tale il destin, dacché non son più in vita, Che i muscoli tra sé, l'ossa, ed i nervi Non si congiungan più: tutto consuma La gran possanza dell'ardente foco, Come prima le bianche ossa abbandona, E vagola per l'aere il nudo spirto. Ma tu d'uscire alla superna...
الصفحة 228 - Che andavan sino al ciclo, in vetta d'ambo Gli scogli ricadevano. Ma quando I salsi flutti ringhiottiva, tutta Commoveasi di dentro, ed alla rupe Terribilmente rimbombava intorno. E, l'onda il seno aprendo, un'azzurrigna Sabbia parca nell'imo fondo; verdi Le guance di paura a tutti io scorsi, Mentre in Cariddi tenevam le ciglia. Una morte temendone vicina, Sei de' compagni, i più di man gagliardi.
الصفحة 418 - Portar dirà su la gagliarda spalla, Allora, infitto nella terra il remo , E vittime perfette a re Nettuno Svenate, un toro, un ariete, un verro, Riedere io debbo alle paterne case, E per ordine offrir sacre ecatombi Agli Dei tutti che in Olimpo han seggio. Quindi a me fuor del mare, e mollemente Consunto al fin da una lenta vecchiezza, Morte sopravverrà placida e dolce, E beate vivran le genti intorno. Ecco il destin che il tuo consorte aspetta. Ed ella ripigliò : Se una vecchiezza Migliore i...
الصفحة 183 - Maravigliosa, immortal tela, e quale Della man delle Dive uscir può solo. Polite allor, d'uomini capo, e molto Più caro, e in pregio a me, che gli altri tutti, Sciogliea tai detti: Amici, in queste mura Soggiorna , io non so ben , se donna , o Diva , Che, tele oprando, del suo dolce canto Tutta fa risentir la casa intorno. . Voce mandiamo a lei. Disse, ea lei voce Mandaro; e Circe di là tosto, ov'era, Levossi, e aprì le luminose porte, E ad entrare in vi tavali.
الصفحة 314 - Com'egli vide il suo signor più presso, E, benché tra que' cenci, il riconobbe, Squassò la coda festeggiando, ed ambe Le orecchie, che drizzate avea da prima, Cader lasciò: ma incontro al suo signore Muover, siccome un dì, gli fu disdetto. Ulisse, riguardatolo...

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