Prose varie: Frammento di una lizione sopra il sonetto del Petrarca: Orso, e' non furon mai ecc. Lezioni sopra quel versi del Trionfo d'amore del Petrarca: Quattro destrier ecc. Lezione nella quale si dichiarano Sette dubbi d'amore. Parole nel rendere il consolato in nome di mess. Guido Guidi a mess. Angolo Borghini. Lettera a Luca Martini sul verbo farneticare, preceduta da una del Martini a mess Lovovico ... Sopra un caso cavalleresco. Esortazione alla caccia. Volgarizzamneti dal greco. Trattati flosoficie lettari. Lettere. Spoglio di vocaboli e modi di direA Spese della Società editrice delle storie del Nardi e del Varchi, 1841 |
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عبارات ومصطلحات مألوفة
Abate Agamennone alcuna allegare altra altramente amanti Amore anco animo anzi Aristotile astrol avemo avendo BENEDETTO VARCHI buono caggiono cagione Capitano chè chiama chiunche ciascuno Cicerone colla coloro conoscere considerare corpo costoro cotali credo Cremilo debba delirare detto devemo dice dicesse dichiarare dimostra dipigne dire disiderio dottrina dubbio essendo faccia fare farneticare farnetico favellare fece Filosofia fusse fussero Girolamo Muzio giudizio Greci hariolor INERRANTE intendere l'Abate l'altre l'Autore del Discorso l'ordine lasciato Latini libro lingua lingua greca lode Loica Luca Martini luogo mandato materia medesi medesimo mente Messer Ercole metodo mostrare natura niuno offesa oltra onore oppenione pare parole perciocchè Petrarca piglia Plutone possono qualunche quegli quod ragionevole risponde Rucellai sapere scienze scrivere seguitare siano significa significare signor Abate spezie subbietto superchieria traslati traslazione tratta trovare truova uomini uomo Varchi Prose Varie Varic vaticinor Vedi l'esempio verbo propio Vergilio verità vero virtù vogliono volere volte vuole دو
مقاطع مشهورة
الصفحة 102 - Buffalmacco, che ivi presso sei vedea, volgendosi intorno e or qua e or là riguardando, rispose: — Io non so, ma egli era pur poco fa qui dinanzi da noi.
الصفحة 98 - IL o giorno se n'andava, e l' aer bruno Toglieva gli animai , che sono in terra , Dalle fatiche loro; ed io sol uno M' apparecchiava a sostener la guerra Sì del cammino e sì della pietate, Che ritrarrà la mente , che non erra. O Muse, o alto ingegno, or m'aiutate. O mente, che scrivesti ciò ch'io vidi, Qui si parrà la tua nobilitate. Io cominciai: Poeta che mi guidi, Guarda la mia virtù s' ella è possente , Prima che all
الصفحة 90 - Tal mi fece la bestia senza pace, Che venendomi incontro, a poco a poco Mi ripingeva là, dove il Sol tace.
الصفحة 89 - 1 tuo nemico del mio mal non rida : Ricorditi che fece il peccar nostro Prender Dio, per scamparne, Umana carne al tuo virginal chiostro. Vergine, quante lagrime ho già sparte, Quante lusinghe e quanti preghi indarno , Pur per mia pena e per mio grave danno! Da poi ch
الصفحة 116 - Garent autem arte ii, qui non ratione aut coniectura observatis ac notatis signis, sed concitatione quadam animi aut soluto liberoque motu futura praesentiunt, quod et somniantibus saepe contingit et non numquam vaticinantibus per furorem, ut Bacis Boeo- яi tius, ut Epimenides Cres, ut Sibylla Erythraea.
الصفحة 226 - Chiamasi ancor lassa quel legame che il cacciatore tiene a' collari del cane per lassarlo alle fiere, e da questo si dice stare a lassa colui che aspetta la fiera in un luogo fermo; e slmilmente...
الصفحة 57 - Siculis errant in montibus agnae ; lac mihi non aestate novum, non frigore defit. canto, quae solitus, si quando armenta vocabat, Amphion Dircaeus in Actaeo Aracyntho. nec sum adeo informis : nuper me in litore vidi, cum placidum ventis staret mare ; non ego Daphnim iudice te metuam, si numquam fallit imago.
الصفحة 29 - Questo; e chi ciò dicesse, intenderebbesi Questa cosa, e non Amore, il che egli vuole che vi s'intenda; sì come in quella medesima canzone s'intende Questo, in luogo di Questa cosa, quando e...
الصفحة 52 - AT regina gravi iamdudum saucia cura vulnus alit venis, et caeco carpitur igni. Multa viri virtus animo multusque recursat gentis honos, haerent infixi pectore vultus verbaque, nee placidam membris dat cura quietem.
الصفحة 342 - ... portare. Ma voi avete a sapere che coloro i quali non sono nati in una lingua, o non l'hanno apparata da coloro che nati vi sono, convengono dubitare in moltissime cose, le quali a cui è la lingua naturale sono più che notissime; anzi vi voglio dire più oltra, che quegli stessi che hanno la lingua naturale dubitano bene spesso, ancora che siano dottissimi, di cose che a coloro, che sono idioti, sono manifestissime. Cicerone, il più...